Anello per il LAGO ROSSO da CORTAVETTO

da | Apr 20, 2021 | Val di Susa | 0 commenti

IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti.  I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.

INFO UTILI

Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.

DISLIVELLO

+1100 m circa

PARTENZA/QUOTA

Cortavetto – San Giorio di Susa (TO) | 1265 mslm circa

PUNTO PIÙ ALTO/QUOTA

Lago Rosso | 2280 mslm circa

LUNGHEZZA A/R

20,5 km circa

DIFFICOLTÀ

EE (Escursionisti esperti, difficile)
Scopri di più sulle sigle.

SEGNAVIA

513, 510, 517, 516, 509, 508, 506, 512, 513A

DURATA TOTALE

7,30 h circa

ATTREZZATURA CONSIGLIATA

Sempre: Buoni scarponi da trekking; Bastoncini da trekking.

PERIODO CONSIGLIATO

Da Giugno a Ottobre

segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it

DATA ESCURSIONE: Giugno 2020

PUNTO DI PARTENZA

Raggiungi la partenza dell’Anello per il Lago Rosso, inserendo sul navigatore “Cortavetto – San Giorio di Susa”.

DESCRIZIONE ANELLO PER IL LAGO ROSSO

Questa escursione ad anello immersa nel Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè offre bellissimi scorci paesaggistici e un percorso sempre molto vario e mai monotono.

L’itinerario è piuttosto lungo ma con un buon allenamento si riesce a percorrere tranquillamente in giornata, specialmente nel periodo estivo.

Lasciata l’auto nel parcheggio di Cortavetto, ci si dirige verso il rifugio Amprimo seguendo il sentiero 513. Raggiunto l’Amprimo si prosegue verso il Toesca sul sentiero 510.

Superata l’Alpe Balmetta a quota 1500 m un cartello segnala un bivio per il Colle Aciano, sulla sinistra (sentiero 516), che si tralascia per proseguire sempre dritto.

Giunti al Toesca a quota 1710m, circa 1h 30min dalla partenza, proseguiamo ancora dritti seguendo le indicazioni per il Colle del Sabbione.

Inizia una salita abbastanza impegnativa nel sottobosco arbustivo di alta montagna che ci porta, spianando leggermente, a quota 1937m circa, alla località di “Alpe di Mezzo”, presso cui sono presenti delle indicazioni vicino a un grosso masso erratico.

Si lascia il sentiero 510 che porta al Colle del Sabbione e si prosegue verso sinistra per il Colle Aciano su segnavia 517.

Il sentiero, che continua con un lungo mezzacosta quasi pianeggiante, è visibile solo a tratti, ma grazie alla vegetazione rada e costituita per lo più da arbusti si riesce a seguire senza troppe difficoltà.

Attraversiamo due canalini, il secondo dei quali richiede attenzione in quanto ospita sovente un nevaio che essendo esposto a Nord persiste anche nella stagione estiva, nonostante la quota modesta.

Poco dopo questo canalino il sentiero accenna a salire nuovamente ed entriamo in un bosco di conifere. In breve arriviamo a un prato con un casotto di sorveglianza della Forestale posto lungo il sentiero e un tavolo che si può sfruttare per un eventuale pranzo al sacco.

Proseguendo oltre per poche decine di metri si giunge al Colle Aciano 2017m. Si tralascia la discesa sulla sinistra per il Rifugio Geat Valgravio (segnavia 517) e si prosegue in salita tenendosi poco più a sinistra della cresta, su traccia di sentiero.

Siamo ora sul segnavia 516. A circa quota 2150m il sentiero piega decisamente a sinistra allontanandosi dalla cresta, inizia da qui un lungo mezzacosta che ci porterà all’interno dalla valle del torrente Gravio, che alimenta le acque del Lago Rosso.

Il sentiero, molto panoramico in assenza di nebbia o nuvole basse, prosegue con piccoli guadagni e perdite di dislivello mantenendosi sempre tra quota 2100m e 2200m ancora per circa 1,5km, dopo questa distanza è opportuno prestare attenzione ai segnavia bianchi e rossi su roccia in quanto la traccia inizia a salire decisamente tenendosi sulla destra.

Si continua su mezzacosta ora in salita fino a quota di circa 2280m quando si supera un canalino roccioso, oltre il quale la traccia spiana e le rocce cedono il posto ad ampi prati. Siamo giunti al punto più alto dell’anello.

Qui si notano delle indicazioni pitturate su roccia, si tralascia il sentiero a destra che risale il canalone verso la Porta del Villano e si prosegue a sinistra, in leggera discesa, seguendo i paletti verniciati bianchi e rossi che fungono da segnavia per il sentiero 509.

Si scende per prati e attraversando alcuni rii minori sempre seguendo paletti e ometti, per giungere a un pianoro a quota 2057m noto come Pian delle Cavalle.

Si attraversa completamente il pianoro per giungere a un cartello segnavia, si tralascia la deviazione a destra per il Colle di Malanotte e si prosegue verso il fondovalle per il Lago Rosso che dista ormai una decina di minuti.

Lungo il sentiero che ora, lasciati i prati, si snoda tra gli arbusti, si scorge la sagoma di questo suggestivo lago che ricorda per il carattere paludoso e la sua forma un paesaggio vagamente tropicale.

Giunti ormai in prossimità del pianoro del lago, a quota 1975, prestare attenzione all’attraversamento del torrente Gravio.

A seconda della portata del torrente il guado potrebbe non essere banale, in genere è possibile passarlo saltando su sassi o in alternativa togliendosi direttamente calze e scarpe (la profondità è molto esigua).

Si attraversa tutto il pianoro lungo evidente traccia di sentiero (ora diventato il n.506)  per portarsi in prossimità delle cascate con cui termina il Lago Rosso originando nuovamente il torrente Gravio.

Qui con la giusta luce, è possibile scorgere il colore rossastro dell’acqua che dà origine al nome del Lago, probabilmente dovuto alla colorazione rosata delle rocce sottostanti.

Passato il lago, si prosegue verso il fondovalle con ripida discesa a tornanti verso l’Alpe Mustione, quota 1670. Nel periodo giusto tra fine Giugno e inizio Luglio è possibile ammirare ampie fioriture di rododendro.

Poco prima dell’alpeggio, è presente il bivio tra sentiero 506 e 512, entrambi portano verso il Rifugio GEAT Valgravio che sarà la prossima tappa del percorso, il 506 prosegue dritto sulla destra idrografica del torrente mentre il 512 l’attraversa con un ponticello e prosegue sul lato sinistro. La scelta è equivalente, la traccia GPS riporta il tratto del 512.

Da qui in circa 20-25 minuti giungiamo al Rifugio (consigliata una rapida visita alle cascate poste vicino al Rifugio, segnalate da cartellonistica in loco), e proseguiamo per Adret sempre sul sentiero 512 che ora è diventato comodo e largo.

In località Case Passet troviamo un’altra indicazione, seguiamo il sentiero 513A per“Travers a Mont” (Cortavetto) sulla sinistra e in circa 40 minuti di rilassante passeggiata nel bosco siamo tornati alla località di partenza.

NOTE

L’anello descritto può essere accorciato in caso di imprevisti o maltempo dal sentiero 516 che collega l’Alpe Balmetta al Colle Aciano e dal sentiero 517 che collega quest’ultimo al Rifugio Valgravio (difficoltà sempre EE per traccia poco visibile).

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