Anello COLLE PORTIA e MONTE ARPONE | 1602 m slm

da | Feb 2, 2021 | Val Casternone, Val di Susa, Valle di Viù, Valli di Lanzo | 0 commenti

IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti.  I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.

INFO UTILI

Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.

DISLIVELLO

+440 m circa

PARTENZA/QUOTA

Colle del Lys (TO) / 1310 m circa

ARRIVO/QUOTA

Monte Arpone / 1602 m circa

LUNGHEZZA A/R

7,5 km circa

DIFFICOLTÀ

E (Escursionisti)
WT2
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SEGNAVIA

Cartelli
Segni bianco-rossi

DURATA

senza neve
Andata 2.00 h circa
Ritorno 1.00 h circa

ATTREZZATURA CONSIGLIATA

Abbigliamento a strati da montagna. In inverno e primavera Ramponcini in caso di ghiaccio o neve dura. Ciaspole in caso di molta neve morbida.

PERIODO CONSIGLIATO

Tutto l’anno, ma consigliamo in inverno di prestare la massima cautela perché sono presenti pietraie pericolose.

segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it

DATA ESCURSIONE: Gennaio 2021

ATTENZIONE: Sconsigliamo questo percorso con presenza di ghiaccio o poca neve, che non permettono di camminare in sicurezza sulla pietraia.

PUNTO DI PARTENZA

Raggiungi la partenza dell’Anello Colle Portia e Monte Arpone, parcheggiando nel piazzale del Colle del Lys.

Questo itinerario è particolarmente consigliato in qualsiasi stagione, anche in estate.

DESCRIZIONE ANELLO COLLE PORTIA E MONTE ARPONE

Il sentiero per questa escursione ha inizio al fondo del piazzale dove si imbocca una battutissima mulattiera ricoperta di neve.

Si procede immersi nel bosco in leggera discesa. Poco dopo la partenza si incontra un casotto alle cui spalle è presente un piccolo laghetto splendidamente ricoperto di neve in inverno.

Proprio questo specchio d’acqua è l’habitat perfetto per la Rana Temporaria, particolarmente presente in queste zone. Ai lati della strada si trovano diversi tavolini da picnic.

Proseguendo nel tragitto, osservando sulla sinistra il massiccio del Civrari, si arriva ad una fontana, chiamata Barlot, dove si dirama un sentiero, segnato da segni bianco-rossi, che con un centinaio di metri di dislivello ci conduce al Colle Portia (1322m).

Qui, oltre alla presenza di un bel bivacco aperto a tutti, si può godere di un ampio panorama sulla sottostante Val Casternone.

Il bivacco, che prende il nome dal colle su cui è edificato, è stato costruito nel 1993 rimodernando una costruzione datata 1870 e può vantare una stufa, due tavoli con panche e un camino.

Superato il rifugio un cartello, indicante i Monti Curt e Musinè, vi indicherà la via da seguire.

Poco dopo al bivio che si presenta bisogna svoltare a destra dove ha inizio il pezzo più duro di tutta l’escursione. Infatti la maggior parte del dislivello si concentra in questo tratto.

Giunti su un piccolo colletto il sentiero si addolcisce notevolmente e da qui in avanti prosegue sul filo di cresta fino alla caratteristica croce di vetta che indica il raggiungimento della cima del Monte Arpone (1602m).

In vetta la vista è a 360° e va dal Monviso al Gran Paradiso e, ai piedi della croce, è presente il libro di vetta.

Proseguendo sul crinale si raggiunge un bivio dove si svolta nuovamente a destra per imboccare un facile sentiero segnalato che in poco tempo conduce al piazzale di partenza, concludendo così l’anello.

NOTE

L’Anello Colle Portia e Monte Arpone è consigliato a tutti in quanto non presenta difficoltà tecniche e il sentiero è sempre ben segnalato tramite segnavia bianco-rossi o cartelli indicativi.

Inoltre è consigliabile come prima esperienza con le ciaspole, soprattutto fino al Colle Portia.

Tutto l’itinerario sopra descritto si svolge all’interno del Parco Naturale del Colle del Lys e ciò comporta l’obbligo di sottostare a diverse regole: i cani vanno tenuti al guinzaglio, non si possono far volare droni, non si possono accendere fuochi e non si può raccogliere o danneggiare la flora selvatica.

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