Sentiero per il RIFUGIO NOASCHETTA | 1520 m slm
IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti. I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.
INFO UTILI
Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.
DISLIVELLO
+470 m circa
PARTENZA/QUOTA
Noasca (Torino) | 1030 m slm circa
ARRIVO/QUOTA
Riufugio Noashetta | 1520 m slm circa
LUNGHEZZA A/R
Circa 4 km
Anello circa 8 km
DIFFICOLTÀ
E (Escursionisti)
WT2 (ciaspolata media difficoltà)
Scopri di più sulle sigle.
SEGNAVIA
Cartelli con nome e numero sentiero (548B) + bandiere bianco/rosse + ometti in pietra
DURATA A/R
Andata 1.40 h circa
Ritorno 1.30 h circa
ATTREZZATURA CONSIGLIATA
Sempre: Buoni scarponi da trekking; Bastoncini da trekking; Ciaspole in inverno.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Classico abbigliamento a strati per la montagna, pantaloni lunghi e impermeabile sempre nello zaino.
PERIODO CONSIGLIATO
Tutto l’anno (verificare sempre le condizioni della neve durante il periodo invernale – è inoltre consigliato di NON percorrere l’anello durante questa stagione)
segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it
DATA ESCURSIONE: Novembre 2021
PUNTO DI PARTENZA
Raggiungi la partenza del Sentiero il Rifugio Noaschetta impostando sul navigatore “Bar Gran Paradiso – Noasca“.
DESCRIZIONE SENTIERO PER IL RIFUGIO NOASCHETTA
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio a lato della strada, inizia la salita addentrandoti nel paese di Noasca e seguendo le indicazioni per il Rifugio Noaschetta e la cascata (sentiero Ada e Renato Minetti 548 B).
Il sentiero inizia subito ripido nel bosco ed è segnalato da bandiere e cartelli. La salita prosegue fino a costeggiare una parete rocciosa, dove il sentiero si fa gradinato, e giunge a dei caseggiati in pietra (Case Sengi a quota 1290 metri) dove la vista si apre sulla valle.
Si continua a salire tra betulle e i larici, costeggiando a tratti il torrente. Il percorso è decisamente affascinante dal punto di vista paesaggistico, molti sono gli squarci sulla valle e alcune cascate si incontrano sporgendo lo sguardo fuori dalla traccia. La valle è anche abitata da camosci che, se non disturbati, si mostrano nascosti tra la boscaglia.
Usciti dal bosco si arriva all’Alpe Lavassai e al Rifugio Noaschetta a quota 1550.
Per il ritorno si può scendere dallo stesso sentiero oppure optare per un giro ad anello per il quale occorre passare il ponte fino davanti al rifugio e imboccare il sentiero che scende lungo le sponde del torrente.
Da qui si prosegue seguendo le bandiere bianco/rosse e si raggiunge Pian Sengio, dove sono visibili dei caseggiati in pietra e numerose tracce di camosci. Si continua a scendere per la traccia che si sposta a destra della valle fino a giungere ad un breve tratto esposto che, una volta superato, ci riporta nel bosco fino alla Borgata Sassa.
Scendere per l’ampia strada sterrata fino al bosco di larici e seguire il sentiero a zig zag, dal suolo caratterizzato da un manto di aghi (la strada è privata ma è possibile percorrerla a piedi).
Al termine del bosco ci si trova a valle, più precisamente sui tornanti della SP460 poco sopra Noasca. Percorri i tornanti in discesa e ti troverai al punto di partenza.
NOTE
Il Rifugio non è custodito, ha 12 posti letto, cucina con fornello a gas e stufa a legna, l’illuminazione è data da pannelli. È possibile chiedere più info e disponibilità e chiavi al bar Gran Paradiso.
Il percorso ad anello è consigliato in primavera inoltrata, estate ed inizio autunno.
Ad inizio percorso è possibile fare una deviazione seguendo le indicazioni che in 10 minuti portano alla Cascata di Noasca. Per tornare sul sentiero bisognerà tornare indietro.
VUOI SCOPRIRE ALTRI SENTIERI NELLA ZONA? CLICCA QUI