Sentiero per il RIFUGIO NOASCHETTA | 1520 m slm

da | Nov 23, 2021 | CIASPOLATE, Valle Orco e Soana | 0 commenti

IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti.  I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.

INFO UTILI

Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.

DISLIVELLO

+470 m circa

PARTENZA/QUOTA

Noasca (Torino) | 1030 m slm circa

ARRIVO/QUOTA

Riufugio Noashetta | 1520 m slm circa

LUNGHEZZA A/R

Circa 4 km 
Anello circa 8 km

DIFFICOLTÀ

E (Escursionisti)
WT2 (ciaspolata media difficoltà)
Scopri di più sulle sigle.

SEGNAVIA

Cartelli con nome e numero sentiero (548B) + bandiere bianco/rosse + ometti in pietra

DURATA A/R

Andata 1.40 h circa
Ritorno 1.30 h circa

ATTREZZATURA CONSIGLIATA

Sempre: Buoni scarponi da trekking; Bastoncini da trekking; Ciaspole in inverno.

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO

Classico abbigliamento a strati per la montagna, pantaloni lunghi e impermeabile sempre nello zaino.

PERIODO CONSIGLIATO

Tutto l’anno (verificare sempre le condizioni della neve durante il periodo invernale – è inoltre consigliato di NON percorrere l’anello durante questa stagione)

segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it

DATA ESCURSIONE: Novembre 2021

PUNTO DI PARTENZA

Raggiungi la partenza del Sentiero il Rifugio Noaschetta impostando sul navigatore Bar Gran Paradiso – Noasca“.

DESCRIZIONE SENTIERO PER IL RIFUGIO NOASCHETTA

Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio a lato della strada, inizia la salita addentrandoti nel paese di Noasca e seguendo le indicazioni per il Rifugio Noaschetta e la cascata (sentiero Ada e Renato Minetti 548 B). 

Il sentiero inizia subito ripido nel bosco ed è segnalato da bandiere e cartelli. La salita prosegue fino a costeggiare una parete rocciosa, dove il sentiero si fa gradinato, e giunge a dei caseggiati in pietra (Case Sengi a quota 1290 metri) dove la vista si apre sulla valle.

Si continua a salire tra betulle e i larici, costeggiando a tratti il torrente. Il percorso è decisamente affascinante dal punto di vista paesaggistico, molti sono gli squarci sulla valle e alcune cascate si incontrano sporgendo lo sguardo fuori dalla traccia. La valle è anche abitata da camosci che, se non disturbati, si mostrano nascosti tra la boscaglia.

Usciti dal bosco si arriva all’Alpe Lavassai e al Rifugio Noaschetta a quota 1550.

Per il ritorno si può scendere dallo stesso sentiero oppure optare per un giro ad anello per il quale occorre passare il ponte fino davanti al rifugio e imboccare il sentiero che scende lungo le sponde del torrente. 

Da qui si prosegue seguendo le bandiere bianco/rosse e si raggiunge Pian Sengio, dove sono visibili dei caseggiati in pietra e numerose tracce di camosci. Si continua a scendere per la traccia che si sposta a destra della valle fino a giungere ad un breve tratto esposto che, una volta superato, ci riporta nel bosco fino alla Borgata Sassa. 

Scendere per l’ampia strada sterrata fino al bosco di larici e seguire il sentiero a zig zag, dal suolo  caratterizzato da un manto di aghi (la strada è privata ma è possibile percorrerla a piedi). 

Al termine del bosco ci si trova a valle, più precisamente sui tornanti della SP460 poco sopra Noasca. Percorri i tornanti in discesa e ti troverai al punto di partenza.

NOTE

Il Rifugio non è custodito, ha 12 posti letto, cucina con fornello a gas e stufa a legna, l’illuminazione è data da pannelli. È possibile chiedere più info e disponibilità e chiavi al bar Gran Paradiso.

Il percorso ad anello è consigliato in primavera inoltrata, estate ed inizio autunno.

Ad inizio percorso è possibile fare una deviazione seguendo le indicazioni che in 10 minuti portano alla Cascata di Noasca. Per tornare sul sentiero bisognerà tornare indietro.

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