Anello CHATEAU BEAULARD – COTOLIVIER – VAZON
IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti. I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.
INFO UTILI
Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.
DISLIVELLO
+764 m circa
PARTENZA/QUOTA
Chateau Beaulard (TO) / 1396 mslm circa
PUNTO PIÙ ALTO/QUOTA
Cotolivier / 2104 mslm circa
LUNGHEZZA A/R
12 km circa
DIFFICOLTÀ
E (Escursionistico, medio-facile)
WT2 (Ciaspolata medio-facile)
Scopri di più sulle sigle.
SEGNAVIA
Segnavia Bianco-Rossi e Cartelli indicatori
DURATA TOTALE
4.00 h circa
(in inverno dipende dalla quantità di neve)
ATTREZZATURA CONSIGLIATA
Sempre: Buoni scarponi da trekking; Bastoncini da trekking.
In inverno: Ciaspole in caso di tanta neve morbida; Ramponcini in caso di neve dura e scivolosa; Kit sicurezza in valanga.
PERIODO CONSIGLIATO
Tutto l’anno.
Con ciaspole da Dicembre a Marzo.
segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it
DATA ESCURSIONE: Marzo 2021
PUNTO DI PARTENZA
Raggiungi la partenza dell’Anello Chateau Beaulard – Cotolivier – Vazon, inserendo sul navigatore “Chateau Beaulard”.
INDICAZIONI
Per arrivarci bisogna seguire la strada statale 335 in direzione Bardonecchia fino a svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per Beaulard, passando sotto uno stretto sottopassaggio. Lasciandosi a sinistra il campeggio che si incontra dopo aver attraversato un ponte, si prosegue su una stretta strada asfaltata fino a giungere in prossimità dell’abitato di Chateau Beaulard. Prima di entrare nel paese si svolta a destra fino ad arrivare ad un piccolo spiazzo dove è possibile parcheggiare la macchina.
DESCRIZIONE ANELLO CHATEAU BEAULARD
Questa escursione presenta un percorso ad anello. Infatti sia il punto di partenza che il punto di arrivo è Chateau Beaulard.
Dopo aver lasciato la macchina ci si incammina sulla mulattiera che conduce ad un ponte oltre il quale un cartello vi indicherà la via da seguire.
Dopo circa 1Km dalla partenza, si svolta a sinistra lasciando la larga strada sterrata fin qui percorsa per imboccare un evidente sentiero che si immette nel bosco.
Da questo punto in avanti la pendenza inizia a farsi importante, senza mai diventare opprimente, ma la fatica viene alleviata dal paesaggio circostante: si prosegue infatti circondati dal fitto bosco intervallato da ampi prati che permettono di ammirare il fantastico panorama.
Proseguendo sul sentiero l’unico importante “strappo” di questa escursione ci conduce al Colletto Pourachet (2053m) dove il panorama circostante si apre in tutto il suo splendore: è, infatti, notevole il colpo d’occhio sullo Chaberton.
Al colletto è inoltre possibile, aguzzando la vista e facendo assoluto silenzio, osservare diversi ungulati nel loro ambiente naturale.
A questo punto il sentiero, sempre ben marcato e segnalato da cartelli e segnavia biancorossi, prosegue sul crinale e in breve tempo conduce alla chiesetta della Madonna del Cotolivier a 2104 m che rappresenta il punto più alto di questa gita.
Questa chiesetta è stata eretta verso la fine dell’Ottocento in ricordo di un evento miracoloso: due viaggiatori, smarritisi per via di una tormenta, invocarono l’aiuto della Beata Vergine per ritrovare la via corretta. I due furono immediatamente avvolti da una luce che li condusse fino al sito dove è tutt’ora edificata la chiesa traendoli in salvo. Per questo l’edificio è dedicato alla Madonna della Luce.
Da questo punto il panorama spazia dal Rocciamelone alla Rognosa d’Etiache passando per le cime della valle Argentera e con in primo piano lo Chaberton e il massiccio della Grand Hoche.
All’esterno della chiesa è affisso un cassetto contenente il libro di vetta dove apporre la propria firma per lasciare un segno del proprio passaggio.
A questo punto dalla terrazza antistante la cappella si imbocca un ripido sentiero che segue le indicazioni per Vazon. Il primo tratto di questo sentiero è molto ripido e può rappresentare una insidia se non affrontato con l’attrezzatura corretta e senza la necessaria attenzione.
In alternativa si può scendere verso l’abitato di Vazon percorrendo la strada sterrata che attraversa il versante lato Oulx che presenta una pendenza molto meno pronunciato a fronte di un tragitta più lungo.
Il sentiero, che interseca più volte la sopracitata strada, attraversa un fitto bosco di Pini, Abeti Rossi e Larici e in poco tempo ci porta alla borgata di Vazon (1640 m circa). Qui è fortemente consigliato effettuare un piccolo “tour” del borgo per ammirare delle classiche case di montagna e per rifocillarsi al caratteristico Rifugio La Chardousë.
Dopo aver preso la strada carrozzabile per un breve tratto, seguendo i cartelli per Chateau, la si abbandona per seguire un sentiero sulla destra che si insinua nel bosco.
Si prosegue così circondati da larici, affrontando continui saliscendi fino a quando non ci si ricollega al sentiero di salita ormai a un centinaio di metri dal punto di partenza, ormai ben visibile.
NOTE
Questo itineriario rappresenta una “classica” meta per ciaspolare: infatti svolgendosi prevalentemente in mezzo a fitti boschi garantisce una maggiore sicurezza. Questo però non deve in nessun modo portare a sottovalutare i pericoli della montagna innevata ed è quindi sempre consigliato informarsi circa le condizioni del manto nevoso e rinunciare in caso di condizioni avverse.
Il versante di discesa verso Vazon dalla cima è completamente esposto a sud e questo comporta un rapido scioglimento della neve che quindi lascia presto spazio a ghiaccio e, soprattutto, fango: è necessario prestare massima attenzione, soprattutto nel primo tratto di discesa dalla chiesa, in quanto il mix tra l’elevata pendenza e la presenza di una superficie scivolosa come quella di giaccio e/o fango potrebbe risultare pericoloso.
Durante tutta la percorrenza del sentiero non è raro imbattersi in varie tracce del passaggio di animali selvatici: oltre alle orme e agli escrementi di vari ungulati è possibile imbattersi in numerose fatte di lupo.
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