Sentiero per PUNTA DELL’AQUILA | 2115 m slm
IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti. I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.
INFO UTILI
Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.
DISLIVELLO
+850 m circa
PARTENZA/QUOTA
Alpe Colombino – Giaveno (TO) | 1258 m slm circa
ARRIVO/QUOTA
Punta dell’Aquila | 2115 m slm circa
LUNGHEZZA A/R
10 km circa
DIFFICOLTÀ
E (Escursionisti, medio-facile)
WT2/WT3 (ciaspolata medio-facile, attenzione però in punta quando c’è neve)
Scopri di più sulle sigle.
SEGNAVIA
Segni bianco-rossi e altro
DURATA A/R
senza neve:
Andata 2.00 h circa
Ritorno 1.30 h circa
ATTREZZATURA CONSIGLIATA
Sempre: Buoni scarponi da trekking; Bastoncini da trekking.
In inverno: Ciaspole in caso di tanta neve morbida; Ramponcini in caso di neve dura e scivolosa; Kit sicurezza in valanga.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Eventuale abbigliamento impermeabile in caso di mal tempo, e abbigliamento pesante di riserva. L’itinerario si svolge in alta montagna, quindi le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente.
PERIODO CONSIGLIATO
Tutto l’anno
segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it
DATA ESCURSIONE: Novembre 2019
PUNTO DI PARTENZA
Raggiungi la partenza del Sentiero per Punta dell’Aquila, inserendo sul navigatore “Alpe Colombino – Giaveno”.
DESCRIZIONE SENTIERO PER PUNTA DELL’AQUILA
Il percorso inizia nei pressi del parcheggio della località dell’Alpe Colombino, che ripercorre le vecchie piste da sci ormai dismesse.
Dopo un aver superato alcuni tornanti, si intraprende una prima rampa che porta a un colletto.
Da qui il panorama sul massiccio Orsiera-Rocciavré è magnifico, e sono riconoscibili i Picchi del Pagliaio, i valloni della Balma e del Sellery e le diverse borgate sparse di Cervelli, Ciargiur e Forno di Coazze.
Il sentiero svolta quindi a sinistra, proseguendo più dolcemente lungo l’ampia cresta della montagna, e seguendo l’evidente traccia delle ex piste da sci.
Dopo un breve tratto, l’escursionista potrà decidere se raggiungere il Rifugio Mitt, ovvero le baracche dell’ex-impianto di risalita, percorrendo una seconda rampa, oppure proseguendo a destra, dove la mulattiera seguirà un percorso meno ripido.
Una volta raggiunti gli edifici intorno ai 1840 metri, il sentiero prosegue quasi in falso piano in direzione della meta finale.
L’escursionista raggiunge quindi un secondo bivio. Attraverso la traccia più bassa, si raggiungerà con un ultimo strappo finale il Bivacco III Alpini, seguendo la piccola conca valliva sulla sinistra.
Seguendo invece la traccia sulla destra, si raggiunge il colletto che separa il bivacco dalla punta.
Scegliendo la prima opzione, si potrà fare una breve sosta al bivacco, nei pressi del Cugno dell’Alpet a 2072 metri.
Successivamente, occorre seguire la cresta che porta al colletto e poi l’ultimo tratto, costituito da un passaggio, leggermente esposto.
Dalla cima, ancora una volta, la vista è mozzafiato e si possono ammirare le principali montagne piemontesi, spaziando dal Monviso, al Monte Rosa e al Gran Paradiso.
NOTE
Il sentiero è facile e frequentato. Non vi sono particolari rischi o attenzioni da prestare, se non nell’ultimissimo tratto di cresta finale, il quale è leggermente esposto. In particolare, vi è da valutare la fattibilità della percorrenza di questo tratto durante il periodo invernale, dove la cresta può assumere la forma di una lama presentando notevoli difficoltà.
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