Sentiero per il PAS DE LA BECCIA | 2717 m slm

da | Ott 2, 2021 | Val Cenischia | 0 commenti

IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti.  I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.

INFO UTILI

Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.

DISLIVELLO

+650 m circa

PARTENZA/QUOTA

Colle del Moncenisio (FR) | 2085 m slm circa

ARRIVO/QUOTA

Pas de la Beccia | 2717 m slm circa

LUNGHEZZA A/R

4,7 km

DIFFICOLTÀ

E+ (Escursionisti Allenati, medio-difficile)
Scopri di più sulle sigle.

SEGNAVIA

Pannelli indicatori gialli, paline con frecce giallo-verdi, rettangoli bianchi con dipinte stelle blu del Sentiero della Pace.

DURATA A/R

Andata 2.30 h circa
Ritorno 2.10 h circa

ATTREZZATURA CONSIGLIATA

Sempre: Buoni scarponi da trekking; Bastoncini da trekking.

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO

Munirsi di indumenti come softshell, occhiali da sole/neve, giacca in goretex o similare, ghette, berretti in tessuti sintetici, aderenti e che coprano le orecchie, guanti sempre presenti e di peso calibrato alla stagione, ma pensando che a oltre 2000-2400m, l’ombra dei versanti, il vento e l’eventuale pioggia gelata sono sempre incombenti, in specie al pomeriggio nei periodi tardo-estivi.

PERIODO CONSIGLIATO

Da Aprile a Ottobre.

segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it

DATA ESCURSIONE: Agosto 2021

PUNTO DI PARTENZA

Raggiungi la partenza del Sentiero per Pas de la Beccia impostando sul navigatore “Relais du Col – Colle del Moncenisio“.

DESCRIZIONE SENTIERO PER PAS DE LA BECCIA

Dal fondovalle della Val Susa, procedere su Autostrada del Frejus, oppure su S.S. 25 (..o anche dalla S.s. 24), fino a Susa, dove seguire indicazioni per il Colle del Moncenisio (F).

Attraversare l’abitato di Susa in direzione Francia e, salendo ora in deciso cambio di pendenza, arrivare, in circa 1,50 ore di salita e svariati tornanti al Colle del Moncenisio.

Spostandoci dal parcheggio, iniziare il movimento sul sentiero adiacente ai grandi cartelloni descrittivi del mitico “Colle”, nel versante sud di quest’ultimo, procedendo per prati, in moderata pendenza nelle varie svolte fino al tratto piu’ inclinato, seguendo le paline indicatrici / Sentiero della Pace.

Dopo circa 1ora di percorso, via via sempre piu’ panoramico, si perviene al primo tratto molto inclinato e “assistito” da cavi metallici, non insidioso, se non nei punti di sbocco ove è necessario buon equilibrio e attenzione.

Si prosegue ora lungo le pendici ove sorge il Forte, notandone le strutture esterne esposte a ovest, iniziando a percepire, lungo le pareti rocciose numerose “grosse” finestre che altro non sono che le cannoniere di affaccio delle artiglierie transalpine, in uso e attive  fino al 1940.

Superato il secondo segmento di sentiero assistito dai cavi, si perviene infine, attraverso uno stretto canalino, al pianeggiante Colle Turra’  dai cui pressi, con attenzione, si puo’ godere già di immenso panorama dal grande e omonimo Lago fino al profondo Vallone dell’Arc verso Bessans e Bonneval sur Arc, osservando le cime piu’ alte delle Alpi Graie francesi e in lontananza, il Gran Paradiso.

Tralasciando la bella mulattiera che sottende a nord per l’ingresso della fortezza, si prosegue lungo quella, sempre piuttosto comoda, che costeggia per 1 Km circa la cresta est del crinale di Cime du Laro’,.

Si continua con alla destra la profonda e ampia Comba popolata da numerose famiglie di marmotte, fiancheggiando la zona delle casermette con annessa stazione teleferica (…dismessa)fino a lasciare, con alcune svolte la larga mulattiera per percorrere,da ora in avanti un marcato sentiero.

L’escursione prosegue ora su ambiente di alta quota, con pendenza costante ove prevale la roccia, talvolta su passaggi arditi, anche su fragili sfasciumi, ma mai pericolosi.

Si perviene, dopo numerose svolte anche su traccia esile intervallata da brevi perdite e riprese di quota, ad un bel tratto in piano ove sorge, incassata nella roccia, una casermetta con ingresso pittoresco che all’interno, oltre a ghiaccio perenne, reca ancora i telai in legno dei letti militari ottocenteschi.

Percorsa un’ultima ansa quasi in piano si giunge al Passo (..noto anche Colle..)de La Beccia’, con a dx le propaggini ed il sentiero che adducono al signal du Petit MontCenis e a sx quelle per la Cime du Laro’.

In presenza degli “antichi” cippi di frontiera (..infatti qui’, fino al 1947, passava il filo di confine di Stato),riportanti simbologie nazionali e la data di fissaggio stele, si ammira il vastissimo arco di panorama fruibile, spaziante dall’anfiteatro Punta Roncia-Punta Lamet fino alla Roche d’Etache, passando lo sguardo per il massiccio Bard/Giusalet ,il gruppo degli Ambin  e i versanti francesi del Nible’ e Punta Sommellier!

Ritorno, da effettuarsi sul medesimo percorso dell’andata ma, volendo, anche sullo stretto e scosceso sentiero che scende verticale verso il Lago, raggiungendo la strada di servizio al Colle del Petit Montcenis e percorrendola ora in salita fino al parcheggio, al Colle, con un recupero di quota di 100 mt x circa 2 Km in salita e sviluppo totale della variante di circa 5 Km .

NOTE

Il percorso, in estate, è attuabile anche con un buon paio di scarpe da ginnastica, meglio pero’ se da trail o da robusto hiking.

In autunno inoltrato o inizio primavera, al fine di rendere sempre agevole e sicura la progressione, in specie su terreni anche parzialmente innevati e impervi, si prescrive l’utilizzo, anche se non vincolante, di scarponi da montagna propriamente detti, a struttura semirigida, con punta/fianchi rivestiti da fascione gommato, per poter picchiare sulla superficie accliva e gradinare, di punta o di bordo, qualora si perda aderenza su neve/ghiaccio morbido.

Quale alternativa stagionale, si suggeriscono al seguito ramponcini leggeri a dieci punte.

FAUNA

Mucche/pecore/capre in periodi di alpeggio, corvidi e grandi rapaci lungo il percorso piu’ aereo; marmotte a frotte nel vallone di Combe Clery; camosci nelle parti alte della Combe e nei crinali rocciosi più alti ma alquanto vicini.

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