Sentiero per il MONTE CURT | 1323 m slm

da | Mag 29, 2021 | CIASPOLATE, Val di Susa | 0 commenti

IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti.  I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.

INFO UTILI

Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.

DISLIVELLO

+771 m circa

PARTENZA/QUOTA

Località Pera Pluc – Almese (TO)

ARRIVO/QUOTA

Monte Curt | 1323 m slm circa

LUNGHEZZA A/R

9,2 km

DIFFICOLTÀ

E+ (Escursionisti allenati, medio)
WT2 (Ciaspolata medio-facile)
Scopri di più sulle sigle.

SEGNAVIA

Segni bianco-rossi e cartelli

DURATA A/R

senza neve:
Andata 2.00 h circa
Ritorno 1.30 h circa

ATTREZZATURA CONSIGLIATA

Sempre: Buoni scarponi da trekking; Bastoncini da trekking.

In inverno: Ciaspole in caso di tanta neve morbida;  Ramponcini in caso di neve dura e scivolosa; Kit sicurezza in valanga.

PERIODO CONSIGLIATO

Tutto l’anno

segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it

DATA ESCURSIONE: Dicembre 2020

PUNTO DI PARTENZA

Raggiungi la partenza del Sentiero per il Monte Curt impostando sul navigatore “Località Pera Pluc – Almese“.

È possibile lasciare la macchina nello spiazzo che precede la sbarra che impedisce di continuare oltre con l’autovettura. 

DESCRIZIONE SENTIERO PER IL MONTE CURT

Una volta giunti in località Pera Pluc ha inizio questa escursione.

Il percorso parte proprio in prossimità dello spiazzo dove è possibile lasciare l’auto. 

Inizialmente si prende la strada asfaltata seguendo le indicazioni per l’Agriturismo sul Monte Capretto poi, sulla destra, si imbocca una comoda e larga strada sterrata.

Non passa molto che, sulla sinistra, appare un sentiero molto ben segnalato che si infila in una folta pineta.

Una volta imboccato tale sentiero la pendenza inizia a farsi importante e, rapidamente, si inizia a guadagnare dislivello.

Dopo circa 1 Km e 200m di dislivello si esce dalla pineta e si giunge in un ottimo punto panoramico: qui, oltre a dei tavolini e delle panche per poter pasteggiare, è presente un pilone votivo chiamato Pilone Mollar o Pilone della Costa.

Da qui il panorama sui paesi della bassa Valle di Susa, sulla Sacra di San Michele e sulle cime del gruppo dell’Orsiera è davvero invidiabile!

Si prosegue adesso alle spalle del Pilone imboccando una larga strada tagliafuoco. Il fondo di questa sterrata è molto regolare e ben battuto e presenta una pendenza non particolarmente marcata.

Questa strada e il sentiero precedentemente percorso, portano il nome di Bruno Giorda volontario anti incendi boschivi di Almese.

Dopo circa 3 Km si giunge presso un slargo in località Teisonera a quota 1062m. Qui vi è una bacheca e un tavolo da picnic. In questo punto, dove confluisce anche il sentiero proveniente dal Monte Musinè, ci troviamo proprio sulla cresta spartiacque tra la Valle di Susa e la Val Casternone.

Proprio su questa cresta prosegue il nostro itinerario attraverso un sentiero che si addentra nel bosco.

Quest’ultima parte dell’escursione è quella che presenta le maggiori difficoltà: il sentiero procede fino in cima nel fitto bosco sommitale e non sempre è ben segnalato e battuto. Infatti, oltre a un fondo spesso accidentato, la vegetazione circostante ostruisce la via complicando ulteriormente la progressione.

L’importante pendenza di quest’ultimo tratto fa guadagnare velocemente gli ultimi metri di dislivello e conduce alla cima segnalata unicamente da un cartello riportante il nome del Monte e un ometto di pietre.

La cima è posta proprio sul sentiero e al centro del folto bosco sommitale quindi non è possibile godere del panorama sulla valle sottostante.

Il percorso di ritorno si svolge sul medesimo di andata.

NOTE

Nel primo tratto di questa escursione si attraversa una pineta che, purtroppo, è completamente infestata dalle processionarie: bisogna dunque prestare particolare attenzione cercando di evitare di passare direttamente sotto ai pini infestati e, se abbiamo un cane a farci compagnia, bisogna fare particolare attenzione a dove annusa, scava o lecca.

In caso di contatto con i peli urticanti bisogna lavare abbondante la parte interessata e bisogna assolutamente evitare di grattarsi. Anche per i cani la prima operazione da fare è il lavaggio per poi recarsi il prima possibile presso un veterinario.

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