Sentiero per la CIMA DI CROSA | 2536 m slm

da | Mag 29, 2021 | Valle Varaita | 0 commenti

IMPORTANTE: Fai molta attenzione ai dati contenuti in questa descrizione. Potrebbero essere incompleti o obsoleti.  I sentieri possono subire variazioni nel tempo a causa delle intemperie o semplicemente del cambio delle stagioni. Controlla nei commenti se qualcuno ha fatto segnalazioni oppure consigliaci eventuali modifiche.

INFO UTILI

Tutti i dati sono da considerarsi indicativi.

DISLIVELLO

+1000 m circa

PARTENZA/QUOTA

Borgata Ruà – Becetto (CN) | 1536 m slm

ARRIVO/QUOTA

Cima di Crosa | 2536 m slm circa

LUNGHEZZA A/R

11 km

DIFFICOLTÀ

E+ (Escursionisti allenati, medio)
Scopri di più sulle sigle.

SEGNAVIA

Cartelli e paline

DURATA A/R

Andata 3.30 h circa
Ritorno 2.30 h circa

ATTREZZATURA CONSIGLIATA

Sempre: Buoni scarponi da trekking; Bastoncini da trekking.

PERIODO CONSIGLIATO

Da Maggio a Ottobre

segnala delle modifiche scrivendo a redazione@hikerspiemonte.it

DATA ESCURSIONE: Maggio 2021

PUNTO DI PARTENZA

Raggiungi la partenza del Sentiero per la Cima di Crosa impostando sul navigatore “Borgata Ruà – Becetto“.

Parcheggiata la macchina a Borgata Ruà (o se impossibilitati a trovare un parcheggio anche a Becetto, allungando di 10 minuti il giro), si prende il sentiero sulla sinistra, nei pressi di una cartina (INDICAZIONI CIMA DI CROSA).

DESCRIZIONE SENTIERO PER LA CIMA DI CROSA

Il sentiero inizia a salire dolcemente e dopo circa 400 metri si giunge a un bivio. A sinistra la strada compie più curve ma sale in maniera più dolce. 

A destra si risparmiano metri e la pendenza non è elevata, anzi è fattibile. 

Il sentiero prosegue chiaro, ben definito, salendo in modo costante ma non con particolare pendenza fino a un pianoro, dove si può trovare un’ormai abbandonata baita (circa 2,5 km dalla partenza).

Vi sono pochi cartelli, ma nei punti importanti seguire le indicazioni per la Cappella della Madonna Alpina/Cima di Crosa. 

Dopo questi 2,5 Km si giunge a un bivio. Il sentiero si biforca e la via da seguire è quella che vira prepotentemente a Ovest, verso SINISTRA, con le indicazioni per Madonna Alpina (Il sentiero che evitiamo porta sul crinale montano, verso il colle di Cervetto).

Da questo punto la strada inizia a salire, in modo più sostenuto, ma sempre affrontabile con un minimo allenamento. Percorsi un paio di tornanti ci si trova in una conca.

Qui prendere il sentiero a sinistra (percorrere un minimo avvallamento e poi una salita a tornanti).

In data 02/05/2021 il sentiero era ancora coperto di neve, e poco visibile, per cui è stato necessario fare una tirata verticale.

Con la scomparsa della neve, il sentiero compie una lunga serie di zig-zag, che portano a guadagnare altitudine.

Da qui (3,7 km dall’inizio, percorribili in 2/2,5 ore) si continua a procedere verso Sud-Ovest, seguendo la traccia ormai ridiventata visibile, per aggirare il costone della montagna.

Non vi è presenza di punti esposti, ma dopo circa 1 km, si arriva finalmente a vedere, incastonata come un piccolo gioiello, la cappella della Madonna Alpina (2300 metri circa) dalle pareti bianche.

In data 02/05/2021 era ancora circondata dalla neve per cui molto suggestivo. La vista, sulla sinistra, spazia sull’arco alpino dell’Alta Val Varaita e sulle cime del Chersogno, del Pelvo.

Già l’arrivo alla Cappella vale la pena (circa 2,5 ore) ma appena superata, con una piccola deviazione verso DESTRA, ci si porta a un pianoro superiore.

La Cima di Crosa si staglia quindi prepotente dinnanzi a noi (a DESTRA rispetto alla Cappella).

Da questo pianoro, erboso, il sentiero prosegue dritto, fin verso la Cima, zigzagando tra le rocce antistanti la croce di vetta. Non manca molto, circa una ventina di minuti, ma è questo il punto con maggior dislivello (200 metri).  

Il sentiero è sempre ben visibile, corre parallelo alla cresta del monte, regalando meravigliosi scorci sulla val varaita (a DESTRA) e sul Monviso e la Cima delle Lobbie (a SINISTRA).

L’arrivo in vetta, dopo il duro dislivello finale, è accompagnato dal un vento fresco (consiglio una giacca antivento) e la visuale libera su tutto l’arco alpino.
Per il ritorno basta seguire la strada dell’andata a ritroso.

NOTE

– Come accennato, io ho trovato alcuni pezzi con la neve, che rendevano un po’ difficoltoso individuare il    sentiero, con tratti anche scivolosi. Non ho avuto la necessità di ricorrere a nessun tipo di sostegno, anche nel traverso verticale sulla neve.

In assenza di neve, il sentiero, come già detto, è visibilissimo. 

– Piccolo consiglio gastronomico. Mentre si è di ritorno verso Cuneo, fermarsi a Melle a gustare il gelato al fieno, presso la Gelateria Fioca sita a Melle. Anche consigliato, per chi non è spesso nella valle, gustare un buon piatto di gnocchi della Val Varaita.

Buona escursione! 

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